How To Get Away With Murder – Recensione 4×04 – Was She Ever Good at her Job?

Was she ever good at her job? È un episodio emblematico, che ci riporta alle vecchie glorie di Ms Annalise Keating, ricordandoci la sua furia da leonessa alla quale eravamo abituati.  Da alcoholic ritorna a workaholic, abnegandosi per il lavoro, in modo da passare da una dipendenza all’altra.

 

Nonostante sia inciampata nei suoi stessi piedi un paio di volte, ritroviamo la grinta di una volta nell’aiutare la rettrice Hargrove, ad ottenere la custodia congiunta dei suoi figli.
Come spesso abbiamo ripetuto, molti dei suoi casi riguarderanno personaggi appartenuti al passato di Annalise e porteranno alla luce i traumi, che ha celato nel suo cuore per fin troppo tempo.
Questa volta tocca al bambino che ha perso, e l’accusa della Hargrove di non riuscirsi a battere abbastanza fortemente, perché non capisca cosa voglia dire essere madre.
Come ben sappiamo, invece, la Keating ha avuto sempre un animo molto materno nei confronti dei suoi tirocinanti, e forse è per questo che continua ad avere questo rapporto molto conflittuale con loro, in particolare con Michaela, sua degna erede.

Interessante è proprio il loro ricongiungimento dal punto di vista lavorativo, infatti sarà Tegan, nuova mentore della Pratt ad offrire un lavoro ad Annalise, che sappiamo benissimo non rifiuterà.
Michaela non si libererà facilmente dei suoi fantasmi, e come abbiamo visto nello scorso flashforward finale, la cosa la destabilizzerà ulteriormente e da forte e bellissima guerriera, sembrerà sfigurata dal suo stesso dolore, di cui sostiene, che Annalise ne sia la causa.

Altro rapporto contrastante è quello con Bonnie, che sembra stia cercando in tutti i modi di mettere il bastone tra le ruote alla sua insegnante, a causa della cocente delusione di averla respinta insieme ai Keating Four.
L’approvazione da parte di una figura autoritaria per lei risulta fondamentale e adesso staremo a vedere il piano che sta attuando, che sembra voler minare Annalise su più fronti, anche quello psicologico, essendo entrata in contatto con il dottor Isaac sotto falso nome.

Ad alleviare la tensione, scatenata da questi rapporti fulminanti, sono le situazioni di Connor e Laurel, che regala un po’ di drama inaspettato.
In primo luogo, HTGAWM va finalmente ad affondare le sue grinfie nel passato di Connor, che non è affatto come ci aspettavamo.
Questa piccola parentesi è utile solamente a comprendere un po’ meglio le motivazioni che si celano dietro certi atteggiamenti di questo personaggio, costretto a portarsi dietro colpe, che non dovrebbero essergli state attribuite all’età di 12 anni.
La situazione porta con sé un bel plot twist inaspettato, infatti suo padre gli fa aprire la mente riguardo il suo rapporto con Oliver, del quale non è abbastanza convinto e dagli atteggiamenti finali, capiamo, che una cimice si è veramente insinuata nella mente del ragazzo.

D’altro canto, anche gli attimi regalati a Laurel sembrano voler infierire in una sorta di trash drama, da noi sempre ben accetto, per smorzare il ritmo pesante delle ricerche di Annalise.
Anche qui ritorniamo un po’ alle origini, quando si lascia andare con Frank.
Sono un po’ riluttante verso questo ritorno di fiamma, che ritorno non è affatto, perché nonostante abbia sempre sostenuto questa coppia, ormai la vedo così distante e diversa dai sentimenti, che prima nutrivano l’uno per l’altro.
Laurel cercava del sesso e ha trovato la preda più facile da ottenere, quella che sapeva non gli avrebbe mai detto di no.
Questo solleva forse la problematica più grande, che rende palese il decadimento di HTGAWM. Ormai la serie è basata solamente sugli intrighi, portati avanti all’infinito, lasciandosi dietro un forte deperimento della forza caratteriale dei personaggi.
Connor, Laurel, Frank, la stessa Annalise, non hanno più l’impatto di forza e spregiudicatezza che sentivamo prima, sono diventati deboli e flebilmente mandano avanti le loro correlazioni con gli altri personaggi.
L’unica a mostrare la grinta di sempre e forse sembra risultare più amabile è Michaela, che continua a mostrare sviluppi caratteriali stimolanti.

E appunto, ciò non fa che ricollegarci al flashforward finale, che in questo episodio ha la propulsione di una bomba atomica. Alla domanda “Chi è morto?” si aggiunge “Chi altro è morto?”, ci viene presentata una seconda scena del crimine, ovvero gli uffici della Caplan & Gold, con Oliver testimone.
Come sappiamo, fare ipotesi è inutile, perché sembra che vengano smentite episodio dopo episodio. La vittima più probabile di questo omicidio sembra Tegan, ma è esattamente quello che vogliono farci credere, considerando i rapporti del padre di Laurel con la C&G, potrebbe appartenere a lui tutto quel sangue?

Con questi dubbi vi lascio, commentate con noi e non dimenticate di passare per le pagine  Stunning Aja Naomi KingJack Falahee Daily, Matt McGorry Source e How to Get way with Murder Italia.

About missdanastood

Parlo troppo e il mio corpo è fatto al 100% di caffeina e rabbia. Se fossi un personaggio di un telefilm, sarei entusiasta come Leslie Knope, pazza come Charlie Kelly, ossessionata da Got come Ben Wyatt il tutto con le fattezze di Kimmy Schmidt e l'armadio di Hannah Horvat

Check Also

Good Behavior – Recensione 2×02 – I Want You to Leave a Person Alive for Once

Proprio quando pensavamo che Good Behavior stesse ricadendo negli stessi meccanismi della scorsa stagione, I …

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *